Anguilla Campaign2024-03-14T12:29:58+01:00

Contro il bracconaggio di novellame

Anguilla Campaign

Anguilla Campaign punta i riflettori sulle anguille e sulle condizioni che minacciano l’esistenza di questa importante specie, inserita dal 2009 nella Lista Rossa della IUCN e classificata come a rischio critico. L’obiettivo della campagna è di proteggere la specie e far rispettare la legalità. Nasce dopo 7 anni di azione diretta, durante i quali i volontari Sea Shepherd sotto copertura, in collaborazione con Guardia di Finanza e Carabinieri Forestali, hanno portato avanti attività di investigazione, documentazione e contrasto al bracconaggio di novellame.

I Risultati

Per il terzo anno consecutivo, Sea Shepherd scende in campo a difesa del novellame di Anguilla.

Dopo il successo delle scorse stagioni, che hanno portato a sanzioni per numerosi bracconieri, al sequestro di attrezzature da pesca e al rilascio in mare di migliaia di esemplari vivi di novellame di Anguilla, i volontari di Sea Shepherd saranno presenti anche questo 2023 sulle coste italiane, allo scopo di continuare a difendere, conservare e proteggere questa specie.

L’Anguilla europea a un passo dall’estinzione

Il Problema

L’Anguilla europea (Anguila Anguilla) è a un passo dall’estinzione, sono diversi i fattori che contribuiscono alla decimazione della specie: il sovrasfruttamento ittico, l’inquinamento, il cambiamento climatico, gli sbarramenti artificiali nei corsi d’acqua e, non ultimo, il bracconaggio di novellame. Durante il proprio ciclo vitale affronta una lunga migrazione, nella quale arriva a percorrere fino a 10.000 km e, tra i numerosi ostacoli che incontra in questo viaggio, uno dei più insidiosi è rappresentato proprio dalla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.

Il traffico illecito di Anguilla europea sta diventando rapidamente uno dei reati più comuni contro la fauna ittica, a causa della grande richiesta e dell’elevato valore sul mercato. Oltre al “commercio” locale, ogni anno circa 350 milioni di esemplari di novellame vengono venduti di contrabbando dall’Europa verso l’Asia.

La riproduzione in cattività per fini di ripopolamento non è praticabile, pertanto la pesca, a qualsiasi stadio essa avvenga, è un grosso ostacolo alla prosecuzione della specie, poiché uccide esemplari che non hanno mai avuto la possibilità di riprodursi. In soli vent’anni abbiamo assistito a un declino del 95% della popolazione, la letteratura nazionale e quella internazionale concordano sul fatto che il numero di catture è troppo elevato per l’attuale popolazione e che anche qualora si raggiungesse la sua completa tutela occorrerebbero decine di anni per tornare ai numeri precedenti gli anni ’70.

Contrastare le attività di bracconaggio

La Missione

Sea Shepherd, in piena collaborazione con Guardia di Finanza e Carabinieri Forestali, opera da anni attraverso una campagna mirata, delicata e in totale anonimato sul territorio italiano. L’obiettivo è contrastare le attività di bracconaggio, e per provare a garantire un futuro a questa specie; dal 2013 ad oggi i nostri volontari sono stati impegnati in oltre 6.000 ore di pattugliamenti. Gli interventi congiunti con le autorità hanno portato al sequestro di decine di attrezzature illegali, a sanzioni per decine di bracconieri ma, soprattutto, al rilascio in mare di migliaia di esemplari vivi di novellame, dandogli così una speranza in più di sopravvivenza, come individui e come specie.

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