Operazione Tuvalu2024-08-02T12:45:54+02:00

Le minacce in Tuvalu

Difesa delle acque di Tuvalu

Espandendo ancor di più la sua battaglia contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), Sea Shepherd Global è fiera di annunciare la sua nuova campagna nelle acque di Tuvalu, lanciata in aprile 2024. Con l’unica nave pattuglia d’altura nazionale ferma per i danni causati dal ciclone nel 2023, la Allankay di Sea Shepherd si è fatta avanti per aiutare a salvaguardare la biodiversità marina di questo piccolo paese insulare. Tuvalu, una nazione nel sud del Pacifico composta da isole coralline e atolli, ospita una grande varietà di specie marine che risultano gravemente minacciate dalle attività di pesca illegale. Queste attività di pesca, indirizzate principalmente alla cattura del tonno, potrebbero sfociare in attività illegali si spinnamento degli squali, mettendo a rischio non solo l’ecosistema marino ma anche la sicurezza alimentare ed economica dei 12.000 residenti di Tuvalu.

La missione

Una partnership per l’oceano

La Allankay sta pattugliando le acque di Tuvalu insieme agli ufficiali del Servizio di Polizia locale per individuare, contrastare e prevenire le attività di pesca illegale. Le osservazioni satellitari e le segnalazioni delle comunità locali indicano una significativa attività di imbarcazioni “senza nome” nelle acque territoriali di Tuvalu, suggerendo una diffusa pesca illegale, oltre che probabili attività quali rimozione delle pinne di squalo da parte di pescherecci di tonno. Questa campagna non solo vuole rinforzare le leggi locali sulla pesca , ma mira anche ad evidenziare l’entità delle pratiche illegali che mettono a rischio la vita marina in Tuvalu oltre che l’ecosistema del Pacifico Meridionale.

Cosa è in gioco

Bracconaggio e cambiamenti climatici

La sopravvivenza della popolazione di Tuvalu dipende direttamente dall’oceano. La storia, la cultura, l’economia e la sicurezza alimentare del paese sono intimamente legate alle acque circostanti, minacciate dalle imbarcazioni che pescano il tonno con palamiti illegali. Mentre il popolo di Tuvalu combatte i bracconieri, deve affrontare anche le gravi sfide imposte dal cambiamento climatico. Il punto più alto del paese si trova a soli 4,6 metri sul livello del mare, rendendo Tuvalu estremamente suscettibile all’innalzamento dei mari causato dai cambiamenti climatici. Con Tuvalu già alle prese con una catastrofe climatica, l’industria della pesca che sfrutta questa crisi e il bracconaggio nelle acque territoriali rappresentano un autentico disastro ecologico ed economico.

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