Agenti delle forze dell’ordine gambiane, con la Marina Militare del Gambia e il Dipartimento della Pesca, hanno lavorato a fianco dell’organizzazione per la conservazione del mare Sea Shepherd, per fermare e catturare attraverso diverse perlustrazioni notturne condotte in segreto, dieci pescherecci che operavano illegalmente in Gambia.

Operation Gambian Coastal Defense: i pattugliamenti

L’operazione congiunta ha avuto luogo dopo che la nave di Sea Shepherd M/Y Sam Simon, che ha pattugliato le acque del Gambia dalla fine di agosto, ha lasciato il Gambia per il paese confinante di Cabo Verde, in modo da pianificare un ritorno clandestino sotto la guida dell’Onorevole James Fumos Peter Gomez, Ministro della Pesca e delle Risorse Idriche del Gambia.

La partenza della Sam Simon ha dato ai pescherecci locali l’impressione che i pattugliamenti, grazie ai quali erano già stati conseguiti i fermi di quattro pescherecci industriali per una serie di violazioni alle leggi sulla pesca, si fossero conclusi.

Durante il periodo dei pattugliamenti, la presenza della Sam Simon ha dissuaso i pescherecci dall’introdursi in una Zona a Gestione Speciale che si estende per nove miglia nautiche dalla costa gambiana, e che è riservata ai pescatori artigianali locali.

Lo stop ai pescherecci

In seguito, nove pescherecci, credendo che la Sam Simon se ne fosse andata, sono stati ripresi mentre pescavano all’interno della Zona a Gestione Speciale, con uno di essi scoperto a reti in mare ad appena 4,5 miglia dalla costa, nel profondo delle acque protette.

Con le prove in mano, il Ministro della Pesca e delle Risorse Idriche ha dato disposizione per il fermo dei pescherecci in una serie di raid notturni eseguiti dai marinai armati della Marina Militare Gambiana lungo la costa del Gambia. Anche un decimo peschereccio, che operava vicino agli altri nove, è stato fermato in quanto privo di documenti regolari a bordo.

Le imbarcazioni da pesca Hazem, Superfly 4, Hansen 01, Hansen 03, Hansen 05, Hansen 07, Qunlong 3, Qunlong 5, De Hong 2, e Dehong 3 sono state quindi trattenute e  sono ora sottoposte a fermo nel porto di Banjul.

Io e il mio equipaggio ci stiamo impegnando ad assistere le autorità gambiane estendendo il lungo braccio della legge fino a coprire la totalità di un’area protetta riservata ai pescatori artigianali. Attraverso dissuasioni e arresti, i pattugliamenti assicureranno che sia l’ambiente che le popolazioni locali vengano protetti”, ha detto Alistair Allan, capitano della Sam Simon.

La pesca artigianale in Gambia

Le acque del Gambia sono particolarmente ricche di biodiversità, poiché il paese è posizionato dove il fiume Gambia, molto ricco di nutrienti, incontra la corrente delle Canarie.

I mezzi di sostentamento di oltre 200.000 gambiani dipendono direttamente o indirettamente dalla pesca locale, mentre la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite (UN FAO) crede che più del 46% delle popolazioni di pesce stimate nell’Atlantico centro-orientale stiano soffrendo per la pesca eccessiva.

Alacce e altre piccole specie pelagiche sono di fondamentale importanza per i gambiani, ed è il motivo per cui il Ministero della Pesca e delle Risorse Idriche ha istituito un’Area a Gestione Speciale di nove miglia nautiche per conservare le acque frequentate dai pescatori artigianali.

Tuttavia, i pescherecci industriali si avvicinano abitualmente al litorale, col risultato che i pescatori artigianali presentano lamentele quotidiane al Ministero, facendo richieste di risarcimento per le reti perdute a causa dei pescherecci industriali che ci passano sopra. Inoltre, le popolazioni di alacce stanno subendo un rapido declino per via di queste incursioni quotidiane.

I risultati dell’Operation Gambian Coastal Defense

L’Operazione Gambian Coastal Defense ha messo nella rete quattordici pescherecci, la maggior parte dei quali ha pescato in un’area speciale riservata alla pesca delle comunità locali, che dipendono dalla costa gambiana per il loro sostentamento.

Mentre la presenza della Sam Simon scoraggia le incursioni all’interno di acque protette da parte dei pescherecci, questi ultimi fermi mandano il messaggio che Sea Shepherd è impegnato in una collaborazione a lungo termine con il Gambia, il che significa che la Sam Simon può tornare in qualsiasi momento, e lo farà”, ha detto Peter Hammarstedt, Direttore delle Campagne di Sea Shepherd Global.

La cooperazione di Sea Shepherd con il Gambia, chiamata Operation Gambian Coastal Defense, segna il settimo paese che si unisce al crescente sforzo per fermare la pesca illegale intorno al continente africano attraverso pattugliamenti in mare congiunti.

Le operazioni contro la pesca illegale

Dal 2016, Sea Shepherd ha lavorato in collaborazione con i governi di Gabon, Liberia, Sao Tomé e Principe, Tanzania, Benin e Namibia per combattere la pesca INN (Illegale, Non regolamentata e Non regolamentata) mettendo a disposizione dei paesi costieri dell’Africa l’utilizzo di imbarcazioni d’alto mare civili da pattugliamento, in modo che le autorità possano far rispettare le regolamentazioni della pesca e le leggi per la conservazione nelle loro acque territoriali.

Fino ad ora, queste collaborazioni uniche sono risultate nel fermo di 45 imbarcazioni per pesca illegale e altri crimini di pesca.

Foto: Leon Greiner/Sea Shepherd

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