I risultati dell’Operation Gambian Coastal Defence: due pescherecci da traino arrestati con l’inizio dei pattugliamenti di Sea Shepherd in Gambia.

Sea Shepherd ha svolto un’operazione congiunta con il governo del Gambia per combattere la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) nell’Africa occidentale, collaborando con agenti delle forze dell’ordine del dipartimento addetto alla pesca della marina del Gambia a bordo della Sam Simon.

L’operazione ha portato all’arresto di due pescherecci industriali da traino per una serie di reati di pesca.

Operation Gambian Coastal Defence

La Lu Lao Yuan Yu 010 sotto l’occhio vigile della Sam Simon

L’Operation Gambian Coastal Defence e l’area protetta

Il 27 agosto i pescherecci Lao Yuan Yu 010 e Victory 205 sono stati arrestati per diverse violazioni dagli ispettori della pesca e della Marina del Gambia, supportata dall’equipaggio di Sea Shepherd. In particolare sono state contestate la pesca senza un registro di pesca e la pesca all’interno di un’area a gestione speciale riservata ai pescatori artigianali.

Le acque del Gambia sono particolarmente ricche di biodiversità poiché il paese è posizionato dove il fiume Gambia, ricco di nutrienti, incontra la corrente dalle Canarie. I mezzi di sussistenza di oltre 200.000 gambiani dipendono direttamente o indirettamente dalla pesca locale, mentre l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) ritiene che oltre il 46% delle popolazioni di pesci valutate nell’Atlantico centro-orientale stiano subendo una pesca eccessiva.

La Sardinella e altre piccole specie pelagiche rivestono un’importanza fondamentale per i gambiani, motivo per cui il Ministero della pesca e delle risorse idriche ha istituito un’area a gestione speciale di nove miglia nautiche, con l’obiettivo di conservare le acque frequentate dai pescatori artigianali.

Tuttavia i pescherecci industriali si avvicinano abitualmente alla costa; i pescatori artigianali denunciano il fatto quotidianamente chiedendo un risarcimento per le reti perse dai pescherecci da traino industriali che investono le loro attrezzature. Anche le popolazioni di sardinella stanno rapidamente diminuendo a causa di queste incursioni quotidiane.

I dettagli dell’operazione

Una volta a bordo della Victory 205, gli ispettori hanno scoperto che in due diverse occasioni nell’ultimo mese il peschereccio ha pescato nell’area di gestione speciale, compresa una battuta di pesca a strascico a una distanza di 1,6 miglia nautiche dalla costa, avvenuta il 10 agosto.

Le condizioni di vita a bordo della Victory 205 erano inoltre spaventose, con sei membri dell’equipaggio africano della Sierra Leone e del Gambia alloggiati in uno spazio ristretto tra la sala macchine e la timoneria. A causa della temperatura della sala macchine, lo spazio della sistemazione per l’equipaggio era una sorta di forno con materassi sporchi e senza spazio a sufficienza per sedersi.

Il Victory 205 e il Lu Lao Yuan Yu 010 sono attualmente detenuti nel porto gambiano di Banjul.

Operation Gambian Coastal Defence: la collaborazione con le autorità del Gambia

“Sea Shepherd riconosce le sfide del monitoraggio, controllo e sorveglianza nelle acque dell’Africa occidentale e pertanto elogia il governo della Gambia per aver preso l’iniziativa di collaborare con noi per garantire la protezione dell’area di gestione speciale e combattere la pesca illegale.

Con già due arresti, l’onorevole James Furmos Peter Gomez, Ministro della pesca e delle risorse idriche, sta dimostrando agli operatori criminali che la pesca illegale non sarà tollerata nelle acque del Gambia ”, ha affermato Peter Hammarstedt, capitano della Sam Simon al momento dell’arresto dei due pescherecci da traino.

La partnership di Sea Shepherd con il Gambia con Operation Gambian Coastal Defence, aggiunge un settimo stato costiero africano ad impegnarsi con crescente sforzo per fermare la pesca illegale in tutto il continente attraverso pattuglie coordinate in mare.

L’operazione Gambian Coastal Defense è stata supportata da Kongsberg Satellite Services (KSAT), che ha fornito analisi e immagini da radar ad apertura sintetica ad alta risoluzione (SAR) e satelliti ottici.

Queste tecnologie hanno permesso di ottenere venti immagini senza precedenti nelle prime 100 ore critiche del pattugliamento, con l’intelligence resa disponibile sul ponte della Sam Simon in soli 45 minuti.

La collaborazione ha permesso di usufruire di dodici satelliti provenienti da sette paesi diversi, che hanno permesso si ottenere una copertura generale delle acque del Gambia; sono state rilevate oltre 750 navi per la valutazione durante la prima settimana di operazioni.

Maxar Technologies ha inoltre generosamente fornito a KSAT immagini ottiche ad alta risoluzione per supportare la pattuglia.

Sea Shepherd contro la pesca illegale in Africa

Dal 2016, Sea Shepherd lavora in collaborazione con i governi di Gabon, Liberia, São Tomé e Príncipe, Tanzania, Benin e Namibia per combattere la pesca INN, mettendo a disposizione navi civili per effettuare i pattugliamenti al largo degli stati costieri africani, in modo che le autorità abbiano gli strumenti per far rispettare i regolamenti di pesca e le leggi di conservazione nelle acque di loro giurisdizione. Ad oggi, queste collaborazioni hanno portato all’arresto di 34 navi per la pesca illegale e altri crimini di pesca.

Per conoscere tutti i dettagli sulle operazioni contro la pesca illegale, potete leggere anche gli approfondimenti sul sito internazionale (in inglese). Se volete rimanere aggiornati sugli sviluppi dell’Operation Gambian Coastal Defense, continuate a leggere gli aggiornamenti che trovate su questo sito.

Sea Shepherd contrasta la pesca illegale anche nelle acque italiane.

Le immagini dell’operazione. Foto: Flavio Gasperini/Sea Shepherd

 

Guarda il video di Operation Gambian Coastal Defence 

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