Spesso le persone ci chiedono quale sia il significato della nostra bandiera e il motivo per cui issiamo quello che sembra essere un Jolly Roger, la bandiera simbolo della pirateria.
Il nostro fondatore, il Capitano Paul Watson, lo spiega in questo commento:
La bandiera di Sea Shepherd
Tutto risale a qualche anno fa, quando i nostri detrattori ci accusarono di essere pirati. All’inizio la cosa mi divertiva; Sea Shepherd infatti si oppone principalmente ad azioni illecite come la caccia alle balene e le attività di pesca illegali. Ho fondato Sea Shepherd come organizzazione anti-bracconaggio e quindi per definizione contraria alla pirateria.
In breve eravamo di fronte ad attività illegali, dunque essenzialmente attività di pirateria, i cui esecutori accusavano Sea Shepherd di essere un’organizzazione pirata.
Avendo studiato Akido ho imparato che il modo più saggio per affrontare le critiche è usarle a proprio vantaggio. Così, se volevano chiamarci “pirati” avremmo fatto in modo di diventare tali.
Invece di stare sulla difensiva negando, abbiamo deciso di giocare d’attacco rispondendo con un “Sì, siamo pirati. Cosa farete quindi a riguardo?”.
Ho chiesto pertanto al presidente di Sea Shepherd Paesi Bassi, nonché tatuatore, Geert Vons di disegnare una nuova bandiera con il Jolly Roger come logo. Nei Carabi la bandiera originale dei pirati era bianca su sfondo rosso, non bianca su sfondo nero; l’origine francese le valse il nome di “Jolie Rouge”, “Bel Rosso” in italiano.
Credo sia stato il capitano Bartholomew Roberts nel Settecento ad inventare la versione della bandiera in bianco su sfondo nero, ma ogni pirata aveva un proprio disegno personalizzato. Successivamente il capitano Jack Rackham aggiunse le sciabole incrociate sotto al teschio.
Per quello che avevamo in mente, il Jolly Roger era il logo perfetto.
Per prima cosa lo sfondo: nero, a rappresentare l’estinzione, la fine della vita, la morte dell’oceano.
Nella parte superiore il cranio umano: simboleggia l’umanità, ossia la causa del declino e dell’estinzione delle specie marine.
Sulla fronte del teschio troviamo un delfino e una balena nella posizione dello yin e dello yang, principi opposti quali l’attivo e il passivo, il maschile e il femminile. Il delfino rappresenta lo yin e la balena lo yang, due forze che cooperano per ristabilire l’equilibrio e l’armonia negli oceani. È proprio questa armonia dell’oceano la base di tutta la vita sul pianeta. In altre parole: se l’oceano muore, tutti noi moriamo.
Sotto al teschio vediamo incrociati un bastone da pastore, che indica la protezione, con un tridente, simbolo dell’intransigenza e dell’azione diretta: insieme essi rappresentano la nostra filosofia di “azione diretta non violenta”. Il delfino che si trova sul tridente è l’espressione del nostro concentrare le energie in modo non violento per proteggere la vita negli oceani.
La bandiera, insomma, rappresenta perfettamente Sea Shepherd. È facilmente riconoscibile e sprigiona un’energia in grado di trasmettere la passione, la determinazione, la decisione, l’amore e il coraggio che ci animano.
La cosa migliore poi è che i bimbi la adorano!
Storicamente non tutti i pirati furono cattivi. Barbanera era solito attaccare le navi degli schiavisti, liberare gli schiavi e offrir loro la possibilità di diventare parte dell’equipaggio come cittadini liberi. Fu il pirata John Paul Jones a fondare la Marina Militare sia americana che russa. Fu Henry Morgan a mettere fine alla pirateria nei Caraibi. I pirati Francis Drake, Henry Morgan e Walter Raleigh furono nominati cavalieri e il pirata Robert Surcouf fu premiato con il riconoscimento della Legione d’Onore Francese da parte di Napoleone. Inoltre, i leggendari pirati dei Caraibi si limitavano a rubare ai pirati spagnoli quell’oro che, a loro volta, avevano sottratto ad Aztechi ed Incas.
I pirati di Sea Shepherd sono pirati buoni che difendono la vita contro pirati cattivi che uccidono per profitto. Siamo orgogliosi pirati ispirati dalla compassione che si oppongono a pirati soggiogati dall’avidità di guadagno.
E questa è la storia dietro alla bandiera che sventola sulle navi di Sea Shepherd.
Traduzione a cura di Noemi Pierdica.
Articolo originale: http://www.seashepherd.org.au/news-and-commentary/commentary/the-sea-shepherd-flag.html
Spesso le persone ci chiedono quale sia il significato della nostra bandiera e il motivo per cui issiamo quello che sembra essere un Jolly Roger, la bandiera simbolo della pirateria.
Il nostro fondatore, il Capitano Paul Watson, lo spiega in questo commento:
La bandiera di Sea Shepherd
Tutto risale a qualche anno fa, quando i nostri detrattori ci accusarono di essere pirati. All’inizio la cosa mi divertiva; Sea Shepherd infatti si oppone principalmente ad azioni illecite come la caccia alle balene e le attività di pesca illegali. Ho fondato Sea Shepherd come organizzazione anti-bracconaggio e quindi per definizione contraria alla pirateria.
In breve eravamo di fronte ad attività illegali, dunque essenzialmente attività di pirateria, i cui esecutori accusavano Sea Shepherd di essere un’organizzazione pirata.
Avendo studiato Akido ho imparato che il modo più saggio per affrontare le critiche è usarle a proprio vantaggio. Così, se volevano chiamarci “pirati” avremmo fatto in modo di diventare tali.
Invece di stare sulla difensiva negando, abbiamo deciso di giocare d’attacco rispondendo con un “Sì, siamo pirati. Cosa farete quindi a riguardo?”.
Ho chiesto pertanto al presidente di Sea Shepherd Paesi Bassi, nonché tatuatore, Geert Vons di disegnare una nuova bandiera con il Jolly Roger come logo. Nei Carabi la bandiera originale dei pirati era bianca su sfondo rosso, non bianca su sfondo nero; l’origine francese le valse il nome di “Jolie Rouge”, “Bel Rosso” in italiano.
Credo sia stato il capitano Bartholomew Roberts nel Settecento ad inventare la versione della bandiera in bianco su sfondo nero, ma ogni pirata aveva un proprio disegno personalizzato. Successivamente il capitano Jack Rackham aggiunse le sciabole incrociate sotto al teschio.
Per quello che avevamo in mente, il Jolly Roger era il logo perfetto.
Per prima cosa lo sfondo: nero, a rappresentare l’estinzione, la fine della vita, la morte dell’oceano.
Nella parte superiore il cranio umano: simboleggia l’umanità, ossia la causa del declino e dell’estinzione delle specie marine.
Sulla fronte del teschio troviamo un delfino e una balena nella posizione dello yin e dello yang, principi opposti quali l’attivo e il passivo, il maschile e il femminile. Il delfino rappresenta lo yin e la balena lo yang, due forze che cooperano per ristabilire l’equilibrio e l’armonia negli oceani. È proprio questa armonia dell’oceano la base di tutta la vita sul pianeta. In altre parole: se l’oceano muore, tutti noi moriamo.
Sotto al teschio vediamo incrociati un bastone da pastore, che indica la protezione, con un tridente, simbolo dell’intransigenza e dell’azione diretta: insieme essi rappresentano la nostra filosofia di “azione diretta non violenta”. Il delfino che si trova sul tridente è l’espressione del nostro concentrare le energie in modo non violento per proteggere la vita negli oceani.
La bandiera, insomma, rappresenta perfettamente Sea Shepherd. È facilmente riconoscibile e sprigiona un’energia in grado di trasmettere la passione, la determinazione, la decisione, l’amore e il coraggio che ci animano.
La cosa migliore poi è che i bimbi la adorano!
Storicamente non tutti i pirati furono cattivi. Barbanera era solito attaccare le navi degli schiavisti, liberare gli schiavi e offrir loro la possibilità di diventare parte dell’equipaggio come cittadini liberi. Fu il pirata John Paul Jones a fondare la Marina Militare sia americana che russa. Fu Henry Morgan a mettere fine alla pirateria nei Caraibi. I pirati Francis Drake, Henry Morgan e Walter Raleigh furono nominati cavalieri e il pirata Robert Surcouf fu premiato con il riconoscimento della Legione d’Onore Francese da parte di Napoleone. Inoltre, i leggendari pirati dei Caraibi si limitavano a rubare ai pirati spagnoli quell’oro che, a loro volta, avevano sottratto ad Aztechi ed Incas.
I pirati di Sea Shepherd sono pirati buoni che difendono la vita contro pirati cattivi che uccidono per profitto. Siamo orgogliosi pirati ispirati dalla compassione che si oppongono a pirati soggiogati dall’avidità di guadagno.
E questa è la storia dietro alla bandiera che sventola sulle navi di Sea Shepherd.
Traduzione a cura di Noemi Pierdica.
Articolo originale: http://www.seashepherd.org.au/news-and-commentary/commentary/the-sea-shepherd-flag.html
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