SIRACUSA, 29 LUGLIO 2018

 

Durante la mattina del settimo giorno di Operazione Siracusa di Sea Shepherd, nella ‘Zona B’ dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, è stata interrotta un’operazione di bracconaggio, la terza dall’inizio della settimana.

 

La Guardia di Finanza è intervenuta tempestivamente, cogliendo in flagrante due sub. I due bracconieri avevano appena concluso la pesca illegale e vedendo gli agenti hanno abbandonato, nascondendol, la rete piena di Ricci di Mare appena strappati alla loro area Marina.

Grazie all’intervento dei volontari di Sea Shepherd sono stati salvati da morte sicura 500 ricci di mare, una volta individuato il nascondiglio sono stati rilasciati in mare.

 

Nell’intera Area Marina Protetta del Plemmirio il prelievo dei ricci è vietato tutto l’anno, con l’aggravante della quantità comunque non permessa dalla legge.

Ancora una volta l’azione diretta ha permesso di proteggere la vita nell’Area Marina del Plemmirio.

 

L’obiettivo di Operazione Siracusa è quello di difendere la vita nel fragile ecosistema del parco, documentando e denunciando le attività di bracconaggio, collaborando con le autorità per fermare la pesca illegale. Tra le specie più minacciate che popolano la zona ci sono il riccio di mare e la cernia bruna, specie classificate come ad alto rischio di estinzione nella Lista Rossa della IUCN.

 

Andrea Morello, campaign leader di Operazione Siracusa e presidente di Sea Shepherd Italia, ricordando il messaggio del Capitano Peter Hammarstedt, dichiara: “Il mare merita la stessa protezione delle Cattedrali e ciò acquista ancora più valore in una città di mare come Siracusa, che è anche Patrimonio Unesco”. E inoltre commenta “Con la liberazione di questi 1500 ricci in sette giorni, e tre operazioni di intervento contro la pesca illegale in collaborazione con Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Polizia Ambientale, la sacralità della vita all’interno dell’Area Marina è stata ancora una volta rispettata e protetta. Non ci fermeremo finché le attività di bracconaggio non cesseranno, chi voglia aiutarci è il benvenuto, avremo sempre più occhi vigili che guarderanno ad un futuro di legalità e sostenibilità per le nostre future generazioni.”.

 

Liberati altri 500 ricci di mare nel Plemmirio

Uno dei due subacquei mentre pesca illegalmente dei ricci di mare in ‘Zona B’

Liberati altri 500 ricci di mare nel Plemmirio

La rete con i ricci di mare abbandonata e nascosta all’arrivo delle forze dell’ordine

Liberati altri 500 ricci di mare nel Plemmirio

Il recupero della rete con i ricci di mare pescati illegalmente

Liberati altri 500 ricci di mare nel Plemmirio

L’attrezzatura usata dai due subacquei e nascosta all’arrivo delle forze dell’ordine

Liberati altri 500 ricci di mare nel Plemmirio

La rete con i ricci di mare pescati illegalmente in ‘Zona B’

Liberati altri 500 ricci di mare nel Plemmirio

Il rilascio in mare dei ricci di mare

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