Lo stato di salute del mar Mediterraneo

Il Mediterraneo è il mare più sovrasfruttato al mondo. L’allarme arriva dal rapporto “Sofia” sullo stato di salute della pesca e dell’acquacoltura nel mondo pubblicato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, la FAO.

Nel corso degli ultimi cinquant’anni, il Mediterraneo ha perso il 41% di mammiferi marini e il 34% della quantità totale di pesce. Il 93% degli stock ittici è sovrasfruttato e alcuni di essi sono sul punto di esaurimento, secondo i dati dello Scientific Technical Economic Committee for Fisheries (STECF), organo scientifico consultivo della Commissione Europea.

Il Mediterraneo ha una concentrazione di microplastiche tra le più alte al mondo. Secondo i dati diffusi da Nature Scientific Reports del 2016 a cura di Ismar – Cnr, sono 1,2 milioni le microplastiche per chilometro quadrato presenti in questo mare.

Sea Shepherd, grazie alla donazione dell’Aeolian Islands Preservation Fund, rimane in prima linea in difesa della Vita e della legalità con Operazione SISO di cui vi mostriamo il video in anteprima.

Il video è stato realizzato da Flaview – Flavio Gasperini Production, con le immagini riprese con il drone e sott’acqua da IdeaVideo.it di Bortoli Manfred (www.ideavideo.it) e la grafica dei FAD di Metaverso (www.metaverso.info).

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Operazione Siso e la protezione del mare in Italia

Sea Shepherd con Operazione Siso nel 2018, grazie al sostegno dell’Aeolian Islands Preservation Fund, ha protetto le acque dell’arcipelago eoliano dalla pesca illegale, non regolamentata e non segnalata.

La The MV Sam Simon, con un equipaggio composto da 29 persone di undici diverse nazionalità, ha navigato per dodici giorni svolgendo una missione in incognito nel Sud Tirreno in collaborazione con la Direzione Marittima Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera di Catania, la Guardia Costiera di Lipari e la Guardia di Finanza che ha portato a rimuovere dal mare e al successivo sequestro di sessantotto FAD (Fishing Aggregating Devices) illegali, composti da 130 chilometri di spago di polipropilene, confiscati nelle Isole Eolie.

I FAD ed i rischi per il mare

Si stima che siano oltre 5.000 i FAD che ogni anno vengono ancorati illegalmente. Ogni FAD illegale è composto da 3.000 metri di spago di polipropilene del diametro di 3,5 mm, il quale può essere letale per le Tartarughe Caretta caretta e altre specie che spesso vi rimangono imprigionate durante le rotte migratorie.

Un altro pericolo viene dalle centinaia di chili di plastica con cui sono costituiti: si tratta di uno dei più grandi riversamenti annuali di questo materiale, con bottiglie e barattoli che molto spesso non vengono bonificati e contengono ancora residui di liquidi altamente inquinanti.

Perché Operazione Siso?

Chi era Siso? Siso era un giovane Capodoglio morto nel 2017 impigliato in una rete illegale di tipo “spadara” durante il passaggio tra le Isole Eolie. L’eroico tentativo di liberarlo ha impegnato la Guardia Costiera per molte ore, ma non ha potuto salvarlo.

Siso è stato trovato morto lungo la costa di Capo Milazzo dal biologo marino Carmelo Isgrò che ne ha conservato lo scheletro mantenendo la rete che l’ha ucciso e la plastica presente nel suo stomaco, come monito per le generazioni future. Siso era il soprannome dell’amico che ha aiutato Carmelo nel recupero del capodoglio, scomparso in un incidente d’auto proprio in quei giorni.

Il commento di Andrea Morello

Sea Shepherd con Operazione SISO è tornata nel Mediterraneo per proteggere i Cetacei“, ha dichiarato Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia. “Un Capodoglio è venuto a trovarci durante la navigazione insieme a numerosi Delfini e Tartarughe quasi ad indicarci la rotta per scovare i FAD, come stesse lottando insieme a noi contro la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata.

Ringrazio Aeolian Islands Preservation Fund per averci permesso di percorrere queste miglia insieme e sono certo sarà l’inizio di una duratura collaborazione. La più importante arma che fa la differenza è il supporto dei nostri donatori unito alla passione dei volontari che porta a non voltarsi dall’altra parte davanti all’illegalità e alla crudeltà, ma a combatterla con l’azione diretta miglio dopo miglio. La Flotta di Nettuno continuerà a combattere sempre negli interessi della Vita negli Oceani in maniera coerente e implacabile, misurando il nostro successo nel numero di Vite salvate.

Operazione Siso non termina qui: continua a seguire la nostra lotta in difesa del mare.

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