Oggi é un grande giorno. La nave ammiraglia di Sea Shepherd, la Steve Irwin, sta partendo proprio in queste ore da Melbourne, dando cosi il via alla nona campagna per fermare il massacro delle balene negli oceani del continente antartico, Operazione Zero Tolerance.

L’Antartide é uno degli ultimi luoghi rimasti incontaminati e non poteva esserci posto migliore dove creare il più grande santuario dei cetacei del nostro pianeta. Una flotta di balenieri giapponesi si spinge in queste acque per cercare di uccidere più di mille balene ogni anno per un programma di cosiddetta “ricerca scientifica”, il quale non è altro che una scusa di facciata per giustificare la vendita delle balene sul mercato alimentare.

Negli ultimi dieci anni Sea Shepherd si è spinta nelle acque di questo remoto continente per cercare di fermare questo spargimento di sangue ottenendo, anno dopo anno, risultati sempre migliori. Dalle nostre prime campagne ad oggi la loro flotta è tornata a casa ogni anno sempre più indebolita e con sempre meno balene nei propri freezer, e la nostra si flotta si è ingrandita sempre di più, assicurando ad un numero sempre crescente di balene la possibilità di nuotare libere. Quest’anno la flotta che difende gli oceani e’ più forte che mai.

Oltre alle tre navi, la Steve Irwin, la Bob Barker e la Brigitte Bardot, il nostro Capitano Paul Watson, nonostante l’anno pieno di difficoltà, avrà sotto il suo comando la nuovissima Sam Simon, donata da uno dei produttori di serie di successo come i Simpson e Cheers.

Quest’anno partiamo più forti che mai e muoveremo le nostre navi verso nord invece che verso sud, per intercettare i balenieri il più vicino possibile al loro porto di partenza. L’espansione della flotta significa però anche un aumento dei costi. La Sam Simon rimarrà sotto copertura per avere dalla nostra parte l’elemento sorpresa ma questo non significa che le donazioni, fondamentali per le nostre navi, non arriveranno alla nuova arrivata, inoltre i costi per il carburante e l’allestimento della nuova nave sono molto alti ed è di vitale importanza mantenere le nostre navi in mare il più a lungo possibile, per dargli la possibilità di difendere le balene dal primo all’ultimo minuto in cui le baleniere minacceranno la loro vita.

 

Giacomo “Josh” Giorgi dedica al gruppo italiano di SSCS una bottiglia di vernice rossa, prima del suo lancio verso un’arpionatrice.
Foto: Eleonor Lister

 

Dopo due anni e mezzo di vita a bordo delle navi di Sea Shepherd sono fiero degli enormi passi avanti che il gruppo italiano ha fatto, creando un supporto incredibile per la flotta e trovando modi sempre nuovi per supportare l’organizzazione e le navi in maniera diretta.

Come parte del gruppo italiano e dell’equipaggio di bordo, la mia gratitudine verso tutti i supporter, i volontari e i donatori in Italia è infinita e posso testimoniare direttamente dal campo di battaglia che, anche se siamo dall’altra parte del mondo, sentiamo ogni vostro sforzo e tali sforzi fanno sì che è come se foste qui a bordo con noi.

Per favore, continuate a impiegare tutte queste energie e insieme potremo sentirci parte di tutte le vittorie che da 35 anni a questa parte Sea Shepherd ha ottenuto, e continua ad ottenere, in favore degli oceani e del pianeta.

So Others Live
Giacomo “Josh” Giorgi

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