22 ottobre 2018. Nicaragua.

Alle 3 di mattina circa, durante un pattugliamento notturno, tre volontari membri della crew sono stati attaccati da un bracconiere di tartarughe con un machete e un coltello.

Ben Harris, Luke Paron e Rebecca McManus sedevano in un punto con buona visuale presso una spiaggia, pronti ad avvistare nidificazioni di tartarughe olivacee. All’improvviso, un uomo si è diretto verso di loro puntandoli con una forte luce di torcia. La crew ha inizialmente creduto che si trattasse di un uomo del luogo di nome Ramon, che li supporta nei pattugliamenti notturni. Soltanto quando l’uomo si è trovato direttamente sopra di loro i ragazzi si sono resi conto che si trattava di un bracconiere.

L’uomo non era solo; un altro giovane bracconiere lo seguiva e si nascondeva nelle vicinanze. In mano reggeva un machete, oltre ad avere un lungo coltello pendente dalla cintura. Il bracconiere si è da subito mostrato aggressivo, urlando in spagnolo contro i volontari affermando che questi lo conoscessero  e gli avessero scattato delle fotografie. Ha poi chiesto ai volontari di tornare nei propri paesi, dichiarando che quella era la sua spiaggia e quelle le sue tartarughe.

Inizialmente, i membri della crew hanno tentato di parlare all’uomo con calma, incerti sulle sue intenzioni. In seguito, il bracconiere ha sguainato il coltello e provato a derubare i volontari, chiedendo i loro telefoni e le loro macchine fotografiche. A seguito del loro rifiuto, il bracconiere li ha attaccati con il coltello.

Ben ha puntato la torcia in faccia al bracconiere, guadagnando alcuni istanti di tempo preziosa per organizzare le difese della crew. Ben ha messo al sicuro telefoni cellulari e fotocamere nello zaino mentre Luke ha colpito l’uomo sul petto e sulla schiena per difendersi. Il bracconiere ha iniziato a girare attorno ai volontari, sventolando selvaggiamente il machete.

Il secondo bracconiere che fino a quel momento era stato a guardare ha preso il primo per la maglietta, cercando di interferire. La crew ha sfruttato quel momento per fuggire, mentre il bracconiere li inseguiva urlando minacce di morte. La situazione è proseguita per diversi minuti durante i quali i tre membri della crew hanno continuato a correre lungo la spiaggia, fino a quando non hanno raggiunto una zona sicura. Quando l’intera crew si è trovata in casa al sicuro  hanno contattato il quartier generale e le autorità locali.

Si crede che quest’uomo abbia aggredito specificamente il nostro media team in risposta al post su Facebook di ieri, che mostrava i molti bracconieri incontrati dalle nostre squadre nelle notti di pattuglia. Sea Shepherd sta lavorando con le autorità di polizia locali per rintracciare l’uomo responsabile dell’accaduto. Assumeremo anche degli operatori di sicurezza per proteggere la nostra crew nella parte rimanente di campagna.

 

 

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