Nell’ambito di Operazione Bloody Fjords, la campagna in corso per porre fine al massacro di globicefali e altri delfini nelle danesi Isole Faroe, Sea Shepherd ha coordinato dieci settimane di pattugliamenti sotto copertura da terra, nei mesi da luglio a inizio settembre di quest’anno. Stiamo ora pubblicando i racconti personali di sei di queste squadre di volontari e le immagini che hanno raccolto.

Di seguito il racconto della Squadra 8, per favore leggete e condividete!

Squadra 8, con base a Klaksvik, ha assistito alla grindadrap a Hvannasund del 29 agosto 2017 (49 globicefali uccisi) e alla grindadrap a Bour del 31 agosto 2017 (29 globicefali uccisi).

“Assistere ad una grind in prima persona è stata un’esperienza davvero sorprendente. In un posto solitamente così tranquillo, è stato inquietante vedere i locali così entusiasti quando la Grind è stata annunciata. La prima Grind a cui abbiamo assistito è stata a Hvannasund, luogo di numerose Grind nel 2017. Abbiamo assistito all’intero processo: l’inseguimento di circa 50 globicefali, il massacro, la macellazione e la distribuzione della carne e del grasso. Mentre i globicefali venivano spinti verso la riva dalle piccole imbarcazioni, l’intensità con cui i loro corpi si agitavano è aumentata. Gli uncini sono stati affondati negli sfiatatoi e i cetacei trascinati sulla riva, in un sadico gioco di “tiro alla fune”. Abbiamo assistito mentre i cetacei sembravano colpire la testa contro le rocce in preda all’agitazione.

Le persone coinvolte nel massacro si trovavano con l’acqua sporca di sangue all’altezza della vita, intente a incidere i cetacei appena dietro la testa, per far defluire il sangue. Altri stavano usando il “grindaknívur”, un coltello apposito per cetacei, per recidergli il midollo spinale. Abbiamo visto e documentato molti gloicefali che continuavano ad agitarsi dopo che il coltello era stato usato, e in alcuni casi è stato necessario usare il coltello fino a tre volte per ucciderli. Abbiamo documentato globicefali che continuavano a muoversi e contorcersi fino a un minuto dopo che il taglio era stato effettuato. Per oltre un’ora, anche dopo la fine del massacro, le piccole imbarcazioni e i pescatori hanno continuato a tentare, senza successo, di spingere un singolo globicefalo sulla spiaggia. Alla fine si sono arresi e hanno lasciato il cetaceo a nuotare nel sangue della propria famiglia.

Siamo rimasti con questo globicefalo solitario per diverse ore durante la notte, mentre si aggirava esausto nella zona del massacro. Quando il sole è sorto un gommone rigido è arrivato a tutta velocità dalla cittadina e ha tentato senza successo di uccidere con l’elica il globicefalo passandogli sopra a tutta velocità. Poco dopo sono uscite due piccole imbarcazioni da diporto e ho avuto l’opportunità di salire su una di queste per vedere il globicefalo da vicino. Il proprietario era venuto a controllare lo stato di salute del cetaceo e mi aveva detto di non aspettarsi che fosse sopravvissuto alla notte, per via della stanchezza e del trauma subito. Il globicefalo riusciva a malapena a emergere per respirare. Siamo ritornati più tardi quella stessa mattina e si trovava esattamente nello stesso punto esatto, ancora in vita, ma quando abbiamo controllato più tardi non siamo più riusciti a vederlo da nessuna parte.

Abbiamo poi assistito alla macellazione di questi cetacei, e dei cetacei uccisi a Bour due giorni dopo, e abbiamo parlato a lungo con i locali. I bambini sembravano provare un fascino morboso per le interiora e per i denti in particolare. Abbiamo documentato bambini che tentavano di rimuovere i denti di molti cetacei con nient’altro che un coltello tascabile, oltre a rimuovere fette di quello che sembrava essere un tumore da uno dei cetacei. Abbiamo incontrato turisti stranieri rimasti rimasti sbigottiti da tutto ciò”.

Traduzione a cura di Valentina Guerrieri.

Articolo introduttivo sull’operazione: https://www.seashepherdglobal.org/latest-news/bloody-fjords-witness-team8/

Articolo originale: https://www.seashepherdglobal.org/latest-news/bloody-fjords-witness-team5/

 

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