Operazione Siracusa: sei anni di attività a protezione dell’Area Marina del Plemmirio. Il commentario di Andrea Morello, presidente di Sea Shepherd Italia.

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Fermato un bracconiere che stava pescando con una rete illegale nella Zona C: continua “Operazione Siracusa”, la campagna che vede impegnata Sea Shepherd nella tutela del fragile ecosistema dell’Area Marina Protetta del Plemmirio a Siracusa.

Un’altra azione dei volontari di Sea Shepherd che ha fatto la differenza salvando Vite preziose, con la collaborazione della Guardia Costiera che, prontamente intervenuta, ha fermato il bracconiere multandolo e confiscandone l’attrezzatura utilizzata per la pesca illegale.

Il commentario di Andrea Morello su Operazione Siracusa

“Dal report pubblicato dalle Nazioni Unite, il 2048 è citato come anno in cui la totalità delle specie marine collasserà se lo sfruttamento degli oceani e il cambiamento climatico continueranno ai livelli attuali.

L’interdipendenza di ogni forma di vita acquatica è alla base della biodiversità marina, origine di oltre la metà dell’ossigeno che respiriamo, rendendo ogni singola specie di fondamentale importanza per l’equilibrio del pianeta. Il Mediterraneo, con le sue caratteristiche ecologiche uniche ma allo stesso tempo a stretto contatto con la realtà industriale occidentale, rappresenta una risorsa pericolosamente a rischio.

Misure di tutela come procedure legislative europee o l’istituzione di aree marine protette al suo interno sono gli unici mezzi di salvaguardia attualmente utilizzati ma la capacità poi di controllare che vengano rispettate le leggi esistenti , impegno spesso delegato agli enti nazionali, è pressoché impossibile se i delegati al controllo restano solo le singole autorità che già sono totalmente impegnate a terra e in mare con altre emergenze, e quindi di fatto impossibilitate a occuparsi anche dei crimini ambientali in maniera efficace.

Una soluzione al problema cronico della mancanza di controllo delle leggi vigenti è la passione organizzata e la competenza dei volontari di Sea Shepherd, che affiancata al coordinamento delle autorità e uniti dal Jolly Roger, a Siracusa come nelle Galapagos, in Indonesia o in Antartide, si sta dimostrando incredibilmente efficace.

Operazione Siracusa: dal 2014 ad oggi

È il caso dell’Area Marina Protetta del Plemmirio di Siracusa, santuario per specie altamente a rischio, dove i confini del Parco venivano puntualmente, fino al 2014, infranti da un bracconaggio incontrollato.

Polizia Ambientale, Guardia Costiera e Guardia di Finanza non hanno singolarmente le risorse per garantire il controllo dell’Area Marina. L’impegno civile, l’immigrazione, il controllo a terra, assorbe totalmente le istituzioni rendendo spesso impossibile occuparsi anche dei crimini ambientali.

Nel 2014 Sea Shepherd lancia “Operazione Siracusa” con l’obiettivo di fermare il bracconaggio in un ecosistema così critico per il Mediterraneo.

Siracusa e il Plemmirio, oltre a quello naturalistico, custodiscono un altro inestimabile tesoro non meno prezioso, rappresentato dalla storia dell’uomo di questo territorio: tradizioni, mosaici, chiese rupestri, mulini a palmenti, templi e teatri antichi che, uniti alle cattedrali immerse nel Blu, formano l’immenso patrimonio sommerso custodito nelle silenziose profondità del mare.

Vero e proprio crocevia del Mediterraneo, fin dalla preistoria, Siracusa è stata lo scenario che ha visto succedersi e fondersi popoli di civiltà diverse che qui hanno lasciato la loro indelebile impronta.

Operazione Siracusa continua

Oggi ci troviamo proprio qui, in questo crocevia di storia a combattere un’altra battaglia: quella della legalità, della difesa del Mare e della protezione delle generazioni future.

Il sesto anno d’incessante attività antibracconaggio in collaborazione con le autorità italiane dimostra un indietreggiamento nelle zone periferiche (zona C) dei bracconieri. È proprio adesso che, grazie a centinaia di volontari organizzati, armati di passione e determinazione, vinceremo la nostra guerra aumentando ancor più la vigilanza e schierando i guardiani del Mare in ogni punto della costa pronti ad attivare le autorità al primo segnale di pericolo per i nostri Clienti. Vinceremo perché non indietreggiamo, vinceremo perché ognuna delle persone che partecipano alla campagna è determinata a difendere la Vita nel Mare tanto quanto la Vita dei propri figli, vinceremo perché le persone che ci donano soldi per rimanere a pattugliare, binocoli, attrezzature, cibo, saranno sempre di più e sempre più determinate a far rispettare la legalità e la giustizia.

Questo video testimonia l’organizzazione e la preparazione delle attività antibracconaggio: non ci fermeremo finché le attività illegali non cesseranno! Chi voglia aiutarci è il benvenuto, avremo sempre più occhi vigili che guarderanno a un futuro di legalità e sostenibilità per le nostre future generazioni, perché noi dipendiamo dal Mare.”

Andrea Morello – Campaign Leader

 

Video: Federico Belati e Matteo Sampò/Sea Shepherd

Foto: Flavio Gasperini/Sea Shepherd

 

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