Il 17 luglio, la British Broadcasting Corporation (BBC) ha riportato un’insolita concentrazione di pescherecci battenti bandiera cinese riuniti in alto mare nel Pacifico tropicale orientale, una regione marittima che comprende la Riserva Marina delle Galapagos. La Riserva Marina delle Galapagos è patrimonio mondiale dell’UNESCO e ospita la più grande concentrazione di squali al mondo.

Gli squali minacciati dalla pesca cinese alle Galapagos

La presenza di questi pescherecci in sacche d’altura tra la Riserva Marina delle Galapagos e le acque sovrane dell’Ecuador tecnicamente non è illegale, ma viola lo spirito dell’area marina protetta poiché molte specie, tra cui gli squali, sono migratori e lasciano regolarmente il santuario per l’alto mare”, ha detto il capitano Peter Hammarstedt, direttore delle campagne Sea Shepherd. “Una volta in alto mare, sono meno protetti rispetto alle leggi ecuadoriane che regolano la Riserva Marina delle Galapagos.”

La flotta è stata rilevata utilizzando i dati raccolti da Global Fishing Watch, un gruppo per la conservazione degli oceani che impiega satelliti e altre soluzioni tecnologiche per monitorare le attività di pesca. Sea Shepherd collabora con Global Fishing Watch dal 2018, indagando su incidenti di pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN) in alto mare nel Pacifico tropicale orientale e nell’ambito dell’operazione Treasured Islands. Il Pacifico tropicale orientale è una delle aree più vitali al mondo per la biodiversità marina, nonché un’area in cui gli squali hanno meno protezione perché le acque non appartengono a nessuno stato.

Protezione e monitoraggio degli squali

Queste missioni di monitoraggio hanno portato all’osservazione di una nave battente bandiera cinese, la Fu Yuan Yu 019, nel procinto di recuperare un palamito brulicante di squali seta (Carcharhinus falciformis), una delle specie con maggiore protezione ai sensi della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (CITES) a causa del suo stato di specie quasi minacciata (NT).

Sebbene in misura ridotta a causa delle sfide logistiche poste dal COVID-19, Sea Shepherd continua a dedicarsi alle operazioni nel Pacifico tropicale orientale collaborando con le autorità per fermare la pesca illegale nelle aree in cui i governi hanno giurisdizione nazionale e monitorando le aree in alto mare in cui esiste un vuoto normativo.

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